AUTORE

Frank Graves

TITOLO

La Storia Ancestrale

EDIZIONE

Hobby & Works – Marshall Cavendish Partworks Ltd.

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LA TRAMA: Richard è un ragazzo normale che, come tutti i ragazzi normali, ogni tanto la sera è in ritardo per il rientro a casa. E, come tutti i ragazzi normali, cerca di affrettarsi e si mette a correre per fare presto. Solo che i ragazzi normali arrivano a casa con qualche minuto di ritardo e si prendono una sgridata dai genitori, o al massimo qualche giorno di punizione, mentre a Richard succede qualcosa di diverso.
Mentre corre per la strada, ad un tratto si ritrova con un piede incastrato nel terreno: cerca di liberarsi, ma il buco sembra stringersi attorno alla sua caviglia. All'inizio non si rende subito conto della situazione, perché i suoi pensieri sono rivolti alla punizione che riceverà quando arriverà a casa. Poi però capisce che quella in cui il suo piede è finito non è una normale buca: più lui si dimena e più la buca si stringe attorno alla sua caviglia. La situazione comincia a diventare dolorosa, e Richard si rende conto che non è solo il piede ad essere imprigionato, ma tutta la gamba. Nonostante i suoi sforzi, non riesce a liberarsi, e sente il terreno mancargli sotto il piede, che non è più in grado di fare forza. Ad un tratto sotto di lui si apre una sorta di voragine, e ancor prima di poter emettere un grido, si ritrova risucchiato nelle profondità della terra, e perde conoscenza.
Al suo risveglio si trova ai margini di una foresta con davanti uno strano vecchio con la barba bianca lunga fino ai piedi, ed una tunica col cappuccio che lo ricopre dalla testa ai piedi, dandogli un'aria di regalità. Il vecchio lo scruta con occhi attenti e penetranti e, alla richiesta di spiegazioni da parte di Richard, dice di chiamarsi Golan, Guardiano degli Uomini. Quello davanti a lui è l'Albero della Vita, che custodisce le sette gemme che racchiudono la Forza Vitale. Golan spiega a Richard che una grande battaglia è in corso nella Città Ancestrale, e che le forze del Malvagio stanno vincendo. Il Malvagio è riuscito a impadronirsi di sei delle sette gemme della Forza Vitale, e ha catturato i sei guardiani ai quali erano affidate. Ora resta solo lui, Golan, e Richard è stato mandato per aiutarlo. Suo compito è quello di ritrovare le sei gemme smarrite, e riportarle all'Albero della Vita. Poi dovrà sconfiggere il Malvagio.
Richard chiede perché debba essere lui a compiere queste imprese e Golan risponde che lui è il Prescelto indicato da una antica profezia: il Malvagio sarà sconfitto da uno straniero che vede due luci.
Richard risponde di non essere affatto in grado di vedere due luci, e il Guardiano ribatte che mentre il suo occhio grigio vede il lato oscuro della vita, quello verde vede la bontà, e che solo lui può riportare l'equilibrio nel suo mondo. Golan ricorda a Richard che ha solo ventisei giorni di tempo per svolgere la sua missione, come dice la profezia, e che avrà accanto qualcuno che lo guiderà. Detto questo, gli dona una tunica, e gli spiega che per sette volte, quando tirerà su il cappuccio, diventerà invisibile. Infine gli dona un amuleto, attraverso il quale il Guardiano sarà sempre con lui. Finito di pronunciare queste parole, il Guardiano scompare.
Richard, confuso e impaurito, si mette la tunica sulle spalle e l'amuleto in tasca, e si incammina verso la foresta. Ma dopo pochi passi una figura tarchiata gli si para davanti, con indosso una corazza di maglia, e in tutto e per tutto simile ad un guerriero medioevale, salvo per la testa di maiale. Balbettando, Richard gli domanda se è lui la guida di cui Golan gli ha parlato; il nuovo venuto gli dice di chiamarsi Orkan, e di appartenere alla stirpe degli Animali Comuni. Richard condivide con Orkan le informazioni ricevute da Golan, e Orkan si offre di aiutarlo, dicendogli che è scampato alla battaglia finale e che è in cerca di altri sopravvissuti.
Comincia così un lungo viaggio che porterà Richard ad esplorare tutto il Mondo Ancestrale, guidato dalle ermetiche frasi del Libro delle profezie, incontrando personaggi fantastici e affrontando nemici sempre più pericolosi fino ad arrivare alla battaglia contro il Malvagio, nel quale dovrà mettere a frutto quanto imparato nel lungo viaggio, per poter sconfiggere le forze del Male.

Quando colui che è il Prescelto giungerà
E sul sentiero ancestrale si inoltrerà
Per combattere e sconfiggere le forze dell'oscurità
Ecco che i Sette di nuovo saran qua
E il male da questo mondo scomparirà

Splendido racconto che, pur riproponendo il classico tema della lotta tra Bene e Male, non manca di spunti del tutto innovativi e affascinanti. Significativo in tal senso è il motivo delle sette razze di esseri viventi (Uomini, Animali Comuni, Uccelli, Pesci, Rettili, Insetti e Animali Mitologici) guidate ognuna da un Guardiano al quale è affidata una delle sette gemme della Forza Vitale, espressione fisica delle sette virtù che rendono l'uomo completo nel suo essere.
La conquista di ogni gemma scandirà per Riachard il raggiungimento delle tappe della sua maturazione, che lo porteranno ad essere all'altezza del compito che gli è stato assegnato e che dovrà assolvere nella battaglia finale contro le forze del Male. Molto bella a tal proposito è l'immagine della guida che accompagnerà Richard durante le sue peripezie, la vera identità della quale sarà svelata solo nel capitolo finale del racconto.
Altro aspetto molto interessante da valutare è l'effetto di dilatazione temporale della vicenda, creato dalla enormità dello spazio fisico che essa occupa. Il viaggio di Richard si compie in soli ventisei giorni, ma tocca per intero ogni parte del Mondo Ancestrale, luogo fantastico in cui avviene, dando così al lettore l'impressione che il tempo perda il suo naturale battito e rallenti, coinvolgendo ancora di più nella lettura.
Infine, risulta emblematica e carica di significato la frase che chiude il racconto, nella quale si riflette la considerazione di come il Male, alla fine, faccia parte del mondo e di come sia impossibile dire con certezza di averlo sconfitto.
Nota di curiosità: ogni capitolo del racconto (che rappresenta ognuno dei ventisei giorni del viaggio) si apre con una lettera che è graficamente rappresentata come una incisione in una lapide di pietra. Ovviamente questo fatto non è casuale, o puramente estetico, poiché le lettere compongono una frase che esprime un messaggio che si va ad unire a quelli manifestati dal racconto. Ma come tutti i messaggi, ha un codice per la sua interpretazione, e anche il codice è scelto per un suo significato ben preciso: infatti nella vita bisogna tenere presente che non sempre si parte dal principio. Partendo dall'ultima, infatti, le lettere compongono la frase “La paura è soltanto nella mente”.

Recensione di Filippo

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